lunedì 26 agosto 2013
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Una strada unisce le abbazie a sud di Milano. Un itinerario stratificato dalla storia, a partire dalla prima metà del XII secolo, quando i monaci fondarono nella piana del Ticino la comunità di Morimondo o lo stesso San Bernardo di Clairvaux, giunto al di qua delle Alpi, pose la prima pietra di Chiaravalle milanese. Furono i Cistercensi a imbrigliare le acque nei canali d’irrigazione, costruendo fossati e marcite per rendere fertili i terreni. Un esempio ricavato dall’"ora et labora" benedettino e seguito dagli Umiliati. I monaci bonificarono larga parte di quel territorio che dal 1990 forma i 46.300 ettari del Parco agricolo Sud Milano.Una strada attraversa ora questo contesto di religione, arte e civiltà, contrassegnando i punti di sviluppo delle diverse comunità monastiche. Il 1° settembre, domenica, sarà la festa di debutto della Strada delle Abbazie che, tra appuntamenti culturali, concerti e visite guidate, si presenta al pubblico insieme ai suoi "gioielli", veri e propri scrigni istoriati di fede e bellezza architettonica. Complessi resi vivi ancora oggi dai monaci, attualizzando così una storia che viene da lontano e che si può sintetizzare nella frase "Cento monaci in cento chilometri": tanti sono infatti i religiosi residenti lungo il tracciato della strada in questo nuovo millennio. La festa, come spiega la Pastorale del turismo e dei pellegrinaggi e la Pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Milano, si innesta nell’VIII Giornata europea per la salvaguardia del creato, dedicata alla famiglia. La sera del 31 agosto nella basilica di Santa Maria in Calvenzano, a Vizzolo Predabissi, si parte con il concerto "Note per la semina" tratto dal racconto "L’uomo che piantava alberi" di Jean Giono. Ci sarà anche il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e si potrà effettuere una visita guidata alla basilica. Invece le visite del 1° settembre alla chiesa di San Pietro in Gessate, in corso Vittoria, saranno inframmezzate da esibizioni della Civica scuola di musica. Sempre domenica, all’abbazia di Monluè si potrà ammirare la Sala capitolare appena restaurata; a Chiaravalle sarà tra l’altro aperta la cappella delle donne che conserva superbi affreschi del tardo ’400. Qui si darà il via, alle 14.30, al pellegrinaggio diocesano lungo il corso della Vettabbia, dopo l’incontro con i monaci e la liturgia del creato. All’abbazia di Viboldone, a San Giuliano Milanese, dalle 14.30 alle 17 visite e intermezzi musicali. Si potrà raggiungere Morimondo con il bus navetta in partenza da San Pietro in Gessate alle 13.30, oppure partecipare al "Ciclo-pellegrinando intorno all’abbazia" (elenco iniziative e orari: www.stradadelleabbazie.it). A Mirasole, i visitatori verranno accolti dai canonici regolari premostratensi che, dopo cinque secoli, torneranno entro Natale a insediarsi nell’abbazia. Un ritorno reso possibile dalla fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore, proprietaria della struttura affidata per 99 anni ai canonici. Durante la festa, alle 16, si terrà l’incontro "Il principio rivoluzionario dell’ora et labora" con il priore di Mirasole, padre Stefano Maria Gallina, il sindaco di Opera Ettore Fusco e il presidente della fondazione, Giancarlo Cesana. È su questa strada che rinasce la storia.
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