martedì 3 dicembre 2013
Oggi la Giornata internazionale dell'Onu per la disabilità. ​In Italia sono quasi tre milioni e i due terzi hanno più di 75 anni. Ramonda (Associazione Giovanni XXIII): c'è ancora molta emarginazione.
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Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata internazionale delle persone con disabilità, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 47/3 del 14 dicembre 1992. In Italia, stando agli ultimi dati Istat disponibili, le persone con disabilità sono 2.992.486, di cui i due terzi (1.921.726), hanno più di 75 anni. «È un’occasione per ricordare le condizioni di vita di milioni di cittadini e delle loro famiglie – ricorda la Federazione italiana superamento handicap (Fish) – ma anche un momento per ribadire la necessità di un impegno comune per garantire loro fondamentali diritti umani». A tal proposito, la Fish denuncia che «ancora troppe persone a causa della disabilità vivono situazioni di marginalità e addirittura di segregazione». Eppure, l’Italia, fin dal 2009 ha ratificato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, approvata dall’Onu nel 2006. «Ma la strada da percorrere sulla via della piena inclusione è ancora lunga», ricorda la Federazione, che per la Giornata di oggi ha predisposto un nutrito programma di iniziative in diversi capoluoghi. Verrà proposta la mostra “Nulla su di noi senza di noi! Le persone con disabilità e le loro famiglie: una partecipazione da protagonisti. Appunti per immagini”. Un percorso espositivo che ripropone la storia, le azioni, la voglia di partecipazione delle persone con disabilità.LA COMUNITA' PAPA GIOVANNI XXIII«Il primo diritto della persona umana è nascere, e questo deve valere anche per le persone con disabilità, per cui vanno contrastati tutti i tentativi di selezionare la vita nel grembo materno in base alle condizioni di salute, mentre vanno garantiti ai genitori di un figlio disabile tutti gli aiuti necessari per poter vivere il figlio come dono e non come un errore». Lo dichiara Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. «Molte conquiste sono state attuate negli ultimi decenni – prosegue – ma oggi si profila una emarginazione più sottile e difficile da individuare: sono stati chiusi gli istituti per dare una famiglia ad ogni bambino, invece molti bambini e ragazzi con disabilità vivono tuttora in strutture sanitarie che non hanno nulla di familiare». «Le persone disabili – conclude – hanno bisogno di assistenza ma soprattutto che venga loro garantito il diritto ad una famiglia, alla scuola, al lavoro, alla vita sociale come per ogni altra persona».
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