lunedì 6 ottobre 2014
​I consiglieri di Milano approvano una mozione per chiedere che il Comune riconosca le unioni contratte all'estero. Ma intanto il prefetto di Firenze boccia l'analoga decisione del sindaco di Empoli: illegale.
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Mentre anche il prefetto di Firenze, come in altri casi analoghi, invita il sindaco di Empoli a non registrare matrimoni omosessuali celebrati all'estero, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, ecco che il Consiglio comunale di Milano invita il sindaco, Giuliano Pisapia, a "valutare la migliore modalita' al fine di poter tracrivere gli atti attestanti la celebrazione di matrimoni contratti all'estero fra persone dello stesso sesso". La richiesta è arrivata con l'approvazione di una mozione presentata dalla maggioranza con 25 voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti. Il documento votato ha riunito due testi presentati dal radicale Marco Cappato e dal Luca Gibillini di Sel. La mozione ha raccolto il "no" di Ncd, Fdi e Forza Italia e due astensioni in maggioranza, da Alessandro Giungi e Andrea Fanzago del Pd, mentre la Lega non ha partecipato al voto. Il documento approvato chiede anche al sindaco di "attivarsi con Anci" per sollecitare una norma nazionale sul tema e alla giunta si "provvedere a iniziative inclusive per tutte le famiglie, rispettose dei diritti e dei doveri per ciascuna di esse". Il prefetto di Firenze Luigi Varratta ha, invece, invitato il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, ad "attenersi alla normativa vigente in materia, rappresentando che il nostro ordinamento non ammette la trascrizione di matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso". Varratta, si apprende, ha inviato il documento a Barnini il 24 settembre.
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