giovedì 8 novembre 2012
​Il presidente dei senatori pidiellini, Maurizio Gasparri: «Abbiamo rappresentato al presidente Schifani l'appello sottoscritto da 160 senatori di tutti gli schieramenti che chiedono un rapido approdo in aula del ddl sul fine vita».
Calabrò: «Legge che eviterà abusi, votiamola subito»
COMMENTA E CONDIVIDI
Si profila un nuovo scontro al Senato sul testamento biologico. Dopo circa 4 anni di iter parlamentare, e a più di tre anni dalla morte di Eluana Englaro (avvenuta nel febbraio 2009 proprio mentre se ne discuteva in parlamento), il Pdl torna a chiedere un'accelerazione del testo per l'approvazione in aula. Al termine della capigruppo di Palazzo Madama, il presidente dei senatori pidiellini, Maurizio Gasparri, annuncia: "'Abbiamo rappresentato al presidente Schifani l'appello sottoscritto da 160 senatori di tutti gli schieramenti che chiedono un rapido approdo in aula del ddl sul fine vita. Schifani ha assicurato che prenderà contatto con il presidente della commissione, dove giace il testo, per rappresentargli questo fatto e affinché acceleri la conclusione dell'iter che va avanti ormai da 4 anni". La richiesta di Gasparri provoca la reazione del capogruppo Idv, Felice Belisario. "Il Pdl - dice - cerca la rissa in aula per introdurre nella nostra legislazione un testo retrogrado, oscurantista, che vuole di fatto privare i cittadini di un diritto costituzionale, quello alla salute. Non poter disporre del proprio fine vita è una barbarie".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: