lunedì 3 ottobre 2022
Grazie al lavoro di un gruppo competente e coeso di esperti è stato realizzato il progetto «VieD’Arte e BeWeb». La presentazione in un seminario tenutosi a Marina di Massa
Il palazzo arcivescovile di Pisa, veduta aerea del giardino sud (ex-limonaia)

Il palazzo arcivescovile di Pisa, veduta aerea del giardino sud (ex-limonaia)

COMMENTA E CONDIVIDI

La conoscenza del patrimonio culturale passa sempre più attraverso le pagine web, anche per quanto riguarda la possibilità di percorrere itinerari di visita virtuale. Una forte spinta in questa direzione è dovuta certamente all’impossibilità di accedere a chiese e musei, come abbiamo sperimentato in questi ultimi due anni, ma occorre riconoscere che la navigazione sulla Rete è diventata ormai una fonte abituale per accedere a notizie e conoscenze. Per rendere efficace la visita occorre però realizzare una progettazione delle pagine accurata, sia dal punto di vista dei contenuti, sia per quanto riguarda le modalità di presentazione. Infatti, il linguaggio testuale e l’uso delle immagini sono altrettanto importanti del valore dei beni illustrati, e il filo logico che lega insieme gruppi di oggetti, siano essi luoghi, edifici o singoli oggetti, va “disegnato” per costruire un discorso che trasmetta al visitatore una chiave di lettura secondo le finalità desiderate. Possono essere messe in evidenza le notizie storiche, o gli aspetti artistici, o il significato che gli oggetti rivestono dal punto di vista della comunicazione della fede.

Il convegno “Il progetto VieD’Arte e BeWeb: sinergie, sviluppi e novità”, che si è svolto a fine settembre a Marina di Massa, ha illustrato proprio alcuni casi realizzati e le soluzioni innovative aggiunte alla piattaforma BeWeb come esempi dimostrativi delle potenzialità e dell’efficacia degli strumenti di visita virtuale in Rete. L’esperienza presentata in occasione del seminario può essere considerata l’esempio di un modello da mettere in pratica in iniziative dello stesso genere, illustrando alcuni aspetti di metodo attraverso la presentazione di due esperienze realizzate. La riuscita del progetto si basa sulla raccolta del materiale, sull’uso di una piattaforma di pubblicazione online, sulla composizione del gruppo di lavoro. Il materiale pubblicato è frutto del lavoro degli Uffici delle diocesi coinvolte, a partire da una mostra, nel caso di Massa Carrara-Pontremoli, e di una pubblicazione a stampa, nel caso di Pisa.

Il seminario ha messo in luce gli strumenti che hanno facilitato gli operatori culturali nella redazione di percorsi e approfondimenti in BeWeB, in modo particolare mettendo in evidenza le nuove funzionalità sviluppate: una maggior flessibilità nella disposizione degli elementi sulla pagina, uno strumento di visualizzazione a 360 gradi delle sale, corredato di notizie per i punti di interesse presenti, la possibilità di aggiungere in tempi diversi ulteriori itinerari tematici. Il successo del progetto dipende in maniera non secondaria dalla composizione del gruppo di lavoro, per le diverse competenze coinvolte e per lo spirito di collaborazione che ha permesso di affrontare al meglio le varie fasi. Il progetto, promosso dall'Università di Pisa, è stato realizzato in sinergia con la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, l'Arcidiocesi di Pisa, l'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto della CEI, l'Associazione Web Cattolici Italiani (Weca), IDS&Unitelm e altre istituzioni culturali.

La prima delle due esperienze realizzate è “Sulle tracce del Rinascimento. Pale d’altare nella diocesi di Massa Carrara-Pontremoli”. Qui, i luoghi sono illustrati attraverso la loro collocazione geografica, mentre gli itinerari tematici permettono di leggere “trasversalmente” luoghi e oggetti accomunati da aspetti particolari: la forma delle pale d’altare, il materiale con cui sono fatte, il loro significato iconografico, fino alla descrizione dei vari modi con cui le pale d’altare sono state scomposte e disperse in diverse collocazioni.

La seconda realizzazione che viene descritta riguarda “La visita virtuale del Palazzo arcivescovile di Pisa”. In questo caso la visita virtuale alle sale abitualmente chiuse al pubblico può essere effettuata seguendo la loro disposizione all’interno del palazzo, oppure attraverso itinerari tematici che mettono in evidenza cicli di affreschi con un soggetto comune: le virtù del buon Vescovo, Maria e i Santi, Antico e Nuovo Testamento. Itinerari tematici di particolare interesse coinvolgono informazioni storiche contenute nei documenti conservati nell’Archivio diocesano: le modifiche apportate dai vari Vescovi al palazzo e soprattutto la storia delle origini ecclesiastiche dell’Università di Pisa, di cui per secoli gli arcivescovi sono stati rettori, con la cerimonia del conferimento delle lauree svolta in una sala del palazzo arcivescovile.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: