mercoledì 9 novembre 2022
Bisogna riflettere attentamente sui linguaggi usati per realizzare i servizi sui conflitti per il digitale, un mondo dove spesso i minori si avventurano senza alcun controllo. Un corso con la Fnsi
Con il Web la guerra entra negli occhi dei bambini
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Si è svolto lo scorso mercoledì 19 ottobre, presso la sede della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) il corso di formazione dal titolo «Le parole e le immagini della guerra nella rete. Le ripercussioni sui minori». Organizzato dall’Ordine dei giornalisti del Lazio, l’incontro ha rappresentato la seconda tappa di un percorso formativo iniziato il 30 maggio di quest’anno.

«Questa volta – anticipano i promotori – ci si interroga su come stiamo raccontando la guerra in Ucraina e in altri Paesi del mondo nel World Wide Web, la “grande rete mondiale”. Si tratta di un’opportunità per riflettere sul peso delle parole pensate e scelte per elaborare servizi sui conflitti in corso da diffondere nel mondo digitale, quel mondo abitato da comunità virtuali e caratterizzato dalla velocità del flusso digitale e dove i minori spesso sono soggetti attivi senza controlli. Un mondo che bisogna abitare in modo responsabile pensando soprattutto alle ripercussioni delle parole e delle immagini sui minori e sulle fasce più deboli. Le carte deontologiche possono aiutare le giornaliste e i giornalisti a tutelare i minori nella rete. Ma bisogna conoscerle».

Dopo i saluti e l’introduzione di Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine giornalisti del Lazio, è intervenuta Cecilia Sala, giornalista freelance, sul tema “Raccontare la guerra sul campo”. A seguire focus su “La guerra nella rete. Le ripercussioni sui minori”, a cura di Fabio Bolzetta, presidente Weca (Associazione Webmaster Cattolici Italiani); “Psicologia dell’emergenza. La percezione cognitiva ed emotiva della guerra in età evolutiva”, di Myriam Santilli, psicologa e psicoterapeuta, docente Università di Roma Tor Vergata; “La deontologia per la tutela dei minori nei media e nella rete. La Carta di Treviso”, con Nadia Monetti, del Tg2 Rai. Ha moderato l’incontro Maurizio Di Schino, giornalista di Tv 2000.

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