Wikimedia, la mareggiata di Polignano e le foto che "liberano" i luoghi
lunedì 7 dicembre 2020

Polignano e una mareggiata pazzesca. Potente, inquietante, meravigliosa. Una foto per raccontare un pezzo di magnifica Italia - in questi tempi incerti e immobili - patrimonio riservato a chi ci abita, che la rete porta nelle case di tutti. Senza il profumo, certo, di quel mare, senza il vento che scolpisce il viso, senza l’aria che riempie i polmoni. Per quello bisognerà aspettare tempi migliori. Sul turismo (e un po’ su tutto) si è abbattuta e continua ad abbattersi la mareggiata della pandemia. Ma lo scatto emblematico di Nicola Abbrescia che immortala Lama Monachile è comunque un invito al viaggio. A immergersi in quella terra e saperne di più.

'Mareggiata Polignano', la foto vincitrice del Wiki Loves Monuments - Italia

"Mareggiata Polignano", la foto vincitrice del Wiki Loves Monuments - Italia - Wikimedia Commons / Nicola Abbrescia

Una foto (quella vincitrice) fra le 15mila inviate da oltre 700 fotografi, professionisti e amatori, che hanno partecipato alla nona edizione italiana di Wiki Loves Monuments, il concorso fotografico internazionale (nato in Olanda nel 2010) che coinvolge oltre 50 nazioni, raccogliendo immagini di monumenti per documentare il patrimonio storico e culturale di ogni nazione e illustrare le pagine dell’enciclopedia libera e collaborativa di Wikipedia. Iniziativa promossa da Wikimedia Italia - associazione per la diffusione della conoscenza libera – con il sostegno di Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), Icom (International Council of Museums - Italia), Apt Emilia-Romagna, Lazio Innova, Base Milano e Touring Club, e lo sponsor Creval - che ha permesso di raccogliere nel complesso 145.000 fotografie di 13.000 monumenti nazionali scattate da 2.000 fotografi. Con oltre 300 richieste di autorizzazione per inserire nuovi monumenti nella lista dei fotografabili e un incremento di oltre 1.500, diventano ora 15.312 i monumenti italiani che potranno essere riprodotti in fotografie condivisibili con licenza d’uso “Creative Commons BY-SA”: in Italia, infatti – come sottolinea Wikimedia - è possibile fotografare e condividere un monumento solo se inserito nell’elenco dei monumenti autorizzati (l’autorizzazione arriva dagli enti territoriali che hanno in consegna i beni culturali, secondo la regolamentazione del “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, il cosiddetto Codice Urbani del 2004, con il successivo Art Bonus del 2014). Foto per valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico italiano e nello stesso tempo quindi “liberarlo” dai vincoli della burocrazia, renderlo fruibile in rete per poterlo ammirare con un clic. Semplice e democratico, “open” ma anche professionale e “certificato”. Un contenuto di valore, che si distingua nel mare infinito e spesso senza regole del web.

Dieci le immagini premiate nel corso di una cerimonia in edizione speciale online e che parteciperanno a gennaio alla selezione mondiale. La Puglia è l’assoluta protagonista del podio: la giuria nazionale, presieduta da Settimio Benedusi, composta da fotografi professionisti ed esperti volontari della comunità di Wikimedia Italia, ha incoronato al primo posto proprio lo scatto Mareggiata Polignano, di Nicola Abbrescia: «Immagine – si legge nella motivazione – che valorizza l'esuberanza della natura esplosiva in contrasto con il piccolo paese immobile ma indomito, aggrappato alle scogliere e mostra quanto l'opera umana sia immersa nel contesto naturale, risultando quasi inghiottita da esso. Lo scatto dimostra una notevole bravura del fotografo nel cogliere l'attimo esatto della massima elevazione della risacca». Al secondo posto Gabriele Costetti con Brindisi - Teatro Verdi, veduta esterna del teatro comunale; il terzo posto ad Alberto Busini che con Tutto rosa mostra l’oasi dei fenicotteri di Lesina, in provincia di Foggia. Alla Toscana va il primato per foto ricevute, oltre 4.000, seguita dalla Lombardia (circa 2.500 scatti) e poi Basilicata ed Emilia-Romagna, immortalate in circa 2.000 fotografie ciascuna. Sono 2.300 invece gli scatti che riprendono le vedute panoramiche, nuova categoria dell’edizione 2020. «Grazie a Wiki Loves Monuments siamo riusciti, anche in un anno così complesso, a proseguire il lavoro di valorizzazione del nostro patrimonio artistico, aumentando il numero di monumenti liberati e fotografati - Matteo Ruffoni, presidente di Wikimedia Italia -. Tutti hanno il diritto di poter ammirare e apprezzare le bellezze italiane e mondiali, in particolar modo in questo 2020 che ci ha messi di fronte all’impossibilità di viaggiare e all’opportunità di ammirare l’arte gratuitamente attraverso un semplice clic». Come evidenzia il co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, «immagina un mondo in cui ciascuno possa avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana». Ecco immaginate di poter vedere i monumenti più belli del mondo, in un unico… sito.

Una foto (il resto su Wikimedia) e 710 parole.

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