domenica 20 giugno 2004
Fenomeno noto: chi si vuole male, e non lo sa, spesso cerca il capro espiatorio, che da noi è sempre Chiesa e cattolici. Ieri sul "Riformista" (p. 2) Salvatore Vassallo spara fino dal titolo: "La Margherita ha perso elettori ulivisti per inseguire la sua tradizione cattolica". Il pezzo spiega che "il tradizionale elettorato cattolico" è assai meno sensibile di quanto non si tenda implicitamente a supporre, sul piano dei comportamenti politici, ai temi considerati salienti dalle gerarchie cattoliche". In sintesi vuol dire che nei fatti gli elettori cattolici hanno punito la Margherita perché ha seguito troppo "le gerarchie cattoliche". Sicuro? Sicuro! Ma dove e quando? A Malpelo viene in mente solo il timido appello alla libertà di coscienza sulla procreazione assistita. Può bastare questo a spiegare l'insuccesso elettorale presso "il tradizionale elettorato cattolico"? I Ds hanno avuto un successo tra i cattolici? E il buon risultato di "Rifondazione" allora è dovuto ai "tradizionali elettori cattolici"? Ma davvero? O qui è proprio il caso clinico del "capro espiatorio". Tripla verifica, sempre ieri, su "Repubblica" (p.14). Rubrica "Lettere": una ancora su Darwin cancellato per colpa della ministra Moratti docile alle gerarchie, e un'altra contro la legge sulla procreazione, che è andata appresso a "dogmi (? Sic, Ndr) etico-religiosi indegni di un paese occidentale". Lì sotto poi Michele Serra si sfoga, irritatissimo perché a Genova qualcuno alla luce di un faretto strilla di vedere Padre Pio, e non è subito arrestato dallo Stato e scomunicato dalla Chiesa" Proprio vero: non si vogliono bene e cercano il capro espiatorio. In pagina successiva, la 15, grosso titolo: "I masochisti...". Già.
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