domenica 2 agosto 2020
In tempi di Covid-19 il progetto “Quasi amici” di Carpi (Modena), finalizzato all'inclusione delle persone con disabilità, non si è fermato, anzi, si è reinventato in chiave digitale. Grazie ad una piattaforma online progettata dalle università di Modena e Reggio Emilia (Unimore), per superare le difficoltà cognitive e relazionali, studenti e studentesse hanno continuato durante l'emergenza sanitaria a frequentare loro coetanei con disabilità, giovani troppo spesso costretti in casa senza amici anche prima e dopo il lockdown. Il progetto è nato a Carpi nel 2015 da un'idea dell'associazione di volontariato Il Tesoro Nascosto, per aiutare i disabili ad uscire dall'isolamento, ed è stato affidato ai coordinatori Loris Vezzali e Veronica Cocco, in collaborazione con un gruppo di esperti delle Ausl di Reggio Emilia e Carpi.
“Quasi amici” consente a centinaia di ragazzi e ragazze, con e senza disabilità, di conoscersi e uscire insieme. Con l'emergenza sanitaria, i responsabili hanno ripensato il progetto in chiave digitale tramite il sito www.quasiamici.org: strutturato per favorire l'interattività, ha realizzato una comunità che ha fatto delle differenze tra persone il suo punto di forza.
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