martedì 17 febbraio 2009
ARadio Radicale Marco Pannella continua imperterrito a parlare di "Ileana" (sic!), poi afferma che vescovi e preti, se in Italia parlano di elezioni, debbono andare in galera, e perciò si attacca al Concordato, sempre demonizzato! Solo da noi certi "laici" si attaccano a tutto, oltre che al bus ateo. Se un prete " figurarsi un vescovo! " canta fuori dal suo coro è un eroe su pagine e pagine, ma dal Papa in giù, chi non si allinea alla modernità, che ovviamente è sempre la loro, è uno scarto da inceneritore. Ma il vizio ricorrente, di attaccarsi a qualcosa o qualcuno che fa comodo, è davvero singolare. Ieri per esempio sulla "Stampa" (pp. 4-5) un noto politico non proprio anziano, ma non certo vicino alla Dc, diceva che l'Italia «ha bisogno di grandi riforme, ma ci vorrebbe un De Gasperi»! Già: la tentazione di attaccarsi a tutto è forte in chi sente di affondare. Forse perciò sempre ieri " "Repubblica", p. 1 e 20: "La lezione di De Gasperi" " il "laico" stagionato Mario Pirani esaltava il "cattolico" sen. Ignazio Marino: come De Gasperi è un maestro di laicità. Ma De Gasperi " vita intera al servizio della testimonianza di fede e del bene comune " disse per una volta no a chi in Vaticano voleva l'alleanza col neofascismo in Campidoglio, mentre Marino " che dicono ottimo medico, ma il resto? " è in rotta aperta sui temi della vita e della morte con quella che proclama la sua Chiesa e suscitando un grande putiferio ragionevole, anche "laico", ha già chiesto il referendum su una legge che ancora non c'è. Come De Gasperi? Lettore, perdona loro: non sanno quello che pensano, dicono e scrivono!
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