sabato 31 marzo 2018
Ieri Giuseppe Buffon (O.R., p. 4) su Raimondo Lullo (1232-1316), «laico illuminato» beatificato da Pio IX 500 anni dopo la morte e Francesco sulla «vicinanza», distintivo di chi annuncia la salvezza e perciò sempre «in uscita», che delude i nostalgici di una Chiesa fortino chiuso. Lullo? Ecco brani della sua "preghiera universale", antica di 7 secoli.
Leggere passo per passo, e pensarci su: «Ave, Maria! Ti porto i saluti di tutti i cristiani, giusti e peccatori. I giusti ti salutano perché tu ne sei degna e perché sei la speranza della loro salvezza; i peccatori ti salutano perché hanno bisogno di perdono e hanno la speranza che coi tuoi occhi misericordiosi rimiri il tuo Figlio benedetto, onde egli abbia misericordia e pietà delle loro colpe, ricordandogli tu, Signora, la passione, che Egli soffrì per essi. Ave, Maria! Ti porto i saluti da parte dei mori, degli ebrei, dei greci, dei mongoli, dei tartari, dei turchi, dei bulgari, degli ungheresi, dei cumani, dei beduini, dei siriani, dei giacobiti, dei nestoriani, dei maroniti, dei russi, degli armeni e dei georgiani. Tutti questi e molti altri ti salutano per mio mezzo, ché io sono il loro rappresentante. Con questo saluto te li presento tutti, perché il tuo Figlio voglia ricordarsi di loro e tu, che sei Madre di misericordia, voglia ottenere da lui l'invio di santi che li guidino e insegnino loro a conoscere e amare te e il tuo Figlio benedetto, con tutte le loro forze e poi meritare la salvezza. Ave, Maria! Questi infedeli, per i quali io ti saluto, hanno bocca per lodarti se ti conosceranno; hanno cuore per amarti, hanno mani per servirti e piedi per camminare sui tuoi sentieri. Tu sei degna, o Signora, di essere conosciuta, amata, servita e onorata da tutte le genti e da tutte le contrade del mondo! Tutti ti salutano cordialmente per mezzo mio, implorando da te grazia e benedizione». Amen!
Pasqua senza confini...
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