Un'umile contadina nel campo del Vangelo
martedì 7 giugno 2016
L'umanità è come un grande campo in cui piantare i semi del Vangelo e far crescere i frutti della fede, ecco perché, forse, un'umile contadina è stata uno degli strumenti più preziosi nell'opera riformatrice avviata da Teresa d'Avila. La beata Anna di San Bartolomeo, al secolo Anna Garcia, fu, infatti, la sua più vicina collaboratrice e la santa spagnola morì tra le sue braccia il 4 ottobre 1582. Anna era nata ad Almendral (Avila, in Spagna) nel 1549 e crebbe lavorando i campi, fino a quando a 21 anni entrò nel monastero delle Carmelitane Scalze di San Giuseppe d'Avila. Fu così la prima conversa della riforma dell'ordine promossa da santa Teresa. Dopo la morte della sua "maestra" Anna visse ad Avila e a Madrid; nel 1604 si trasferì in Francia diventando priora di Pontoise e Tours. Fu poi in Belgio, prima a Mons e poi ad Anversa, dove morì nel 1626.Altri santi. San Coloman di Druim Mor, vescovo (VI sec.); sant'Antonio Maria Gianelli, vescovo (1789-1846). Letture. 1Re 17,7-16; Sal 4; Mt 5,13-16. Ambrosiano. Nm 6,1-21; Sal 98; Lc 6,6-11.
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