sabato 18 febbraio 2017
«Morire, dormire, sognare forse. È questo il problema». L'eterna domanda di Amleto sul senso della vita e della sofferenza umana si arricchisce di sarcasmo reale, di dolore vissuto e di immenso desiderio vitale. Grazie a una Sarah Bernhardt 2.0, l'attrice "sensibile" Barbara Voghera che dà corpo e voce all'Amleto shakespeariano realizzato da Lenz Fondazione, l'ensemble fondato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Capaci di spiazzare e donare una lettura ancor più profonda del capolavoro del Bardo con un Hamlet Solo interpretato da una attrice portatrice di Sidrome di Down. Una lezione di teatro magistrale e affascinante, quella di Barbara, che assumerà ulteriori significati in scena martedì 21 marzo, alle ore 21, a Lenz Teatro, a Parma, per la Giornata Mondiale delle persone con la Sindrome di Down.
La ricorrenza tesa a promuovere l'inclusione sociale e l'autonomia delle persone affette da Trisomia 21 non poteva che avere in questo particolare Amleto migliore esempio di "autorappresentazione". Hamlet Solo vede assoluta mattatrice Barbara Voghera, storica interprete delle creazioni di Lenz Fondazione, come ricorda la regista Maria Federica Maestri: «Le nostre vite artistiche si sono incrociate alla fine degli anni novanta e da allora sono diventate inseparabili, stimolate da un processo creativo in continua evoluzione, arricchito dall'esplorazione "furiosa" delle grandi drammaturgie: Shakespeare, Goethe, Calderón, Manzoni, Ariosto». A dimostrazione che i grandi autori hanno bisogno di attori davvero speciali.
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