mercoledì 14 agosto 2002
In pagina si legge, non si vede. Sarebbe stato uno spettacolo, però. Domenica "Corsera" a p. 8, "Stampa" a p. 11, e lunedì "L"Unità" a p. 4, scrivono che l"on. Ferruccio Saro, "deputato ed eminenza grigia di Forza Italia" in Friuli, ha dichiarato che Riccardo Illy, deputato del Centrosinistra, secondo lui non va eletto presidente della regione Friuli. Normale? Certo. Nella politica bipolare Illy è dall"altra parte. Ma singolare è la motivazione: perché "è un valdese", che "incarna un modello di vita esasperato e fastidioso, una maschera ostentata d"ispirazione vistosamente protestante", ed ha "una cultura valdese calvinista" e dunque "egoista". E per fortuna Saro dice, di sé, che "rispetta ogni confessione". Al mondo non si finisce mai di sorprendersi, e siccome per Henry Bergson la sorpresa è la vera causa del ridere, ci si può fare una grande risata. Ma con domanda finale. Qualche anno fa Raimondo Vianello si chiedeva dal teleschermo: "Ci fa o c"è?". Però si riferiva ad una valletta, che certamente ci faceva, non ad un onorevole. Malpelo non era presente alla scena della dichiarazione di Saro. Ci faceva o c"era? Il dubbio resta. E vale anche per Marco D"Eramo. Sul "Manifesto" (6/8) ha riempito una pagina di giudizi pesanti su Padre Pio, Chiesa e cattolici superstiziosi e creduloni. Gli è toccato prendersi, stesso giornale (10/8 e poi), parecchie dure repliche inviperite di "compagni" militanti di sinistra in difesa del loro San Padre Pio. Malpelo crede che, nella sua sicurezza che tutto giudica, anche D"Eramo sia rimasto sorpreso. Ma forse non l"ha presa ridendo.
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