mercoledì 21 marzo 2012
Lupus "miracoloso": ieri Malpelo per due volte d'accordo col "Fatto"! Nel "fondo" – p. 1: «La politica qualunque» – Marco Politi non si occupa direttamente di Vaticano, ma dell'Italia attuale, denunciando «la cecità ostinata del ceto politico nei confronti dei bisogni della popolazione»: lavoro e non lavoro, disoccupazione e cassa integrazione, articolo 18, evasione fiscale massiccia di fatto tollerata, idolatria concreta del mercato e delle sue ingiustizie che devastano i popoli, mortificazione delle migliori energie dei giovani e in particolare delle donne e, in questo contesto, «afasia reale» e prolungata di quelli che una volta si chiamavano "partiti". Dunque sete di giustizia, di uno «Stato sociale da rifondare, nuovo senso del lavoro, sostegno alla famiglia, istruzione, sanità… ». Letto: difficile non concordare, tanto più che verso la fine ecco: «Certe encicliche di Wojtyla e Ratzinger sono paradossalmente molto più avanzate del balbettio contemporaneo», quello appena imputato a istituzioni e politica attuale italiana…Ma non basta! A p. 18 («Il Papa a Cuba tra le spine») Maurizio Chierici ragiona con equilibrio sulla storia di Cuba e fa capire quanto sia importante da sempre la realtà di questa Chiesa che lì ha vissuto finora 53 anni di pazienza e sofferenza intelligente, inaugurati subito dalla prudente saggezza di Giovanni XXIII aiutata dal lavoro del nunzio mons. Cesare Zacchi e dell'ambasciatore Luis Amado Blanco, voluto personalmente da Castro e per decenni "Decano" stimatissimo del Corpo diplomatico in Vaticano. Un popolo e una Chiesa: alla prova anche delle "spine", che spesso accompagnano le rose…
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