sabato 2 giugno 2012
Ieri alle 14:45 il Tg3 del pomeriggio finisce ricordando un numero che termina in "zero". E zero è anche ciò che ha detto del Papa a Milano per la Giornata Mondiale della famiglia. Libertà laica? Forse. Però altri da quelle parti sono preoccupatissimi per il Papa, e fin dalle prime pagine: «Le piaghe del Vaticano» ("Repubblica", 30/5), e sempre lì, ieri, «La guerra medievale all'ombra del Papa». Ripensano al «beato Rosmini», loro, poi al Medioevo che porta sempre un po' di «ombra». Poi ieri ("Il Giornale", p. 1) c'è anche il giullare che sospira allegro: «E adesso speriamo solo che non arrestino il Papa». Oscillano tra ombre e paure, ma qualcuno è contento, e così ieri – «La solitudine del Papa nella Chiesa dei corvi» – Augias tutto felice commenta che la Chiesa «deperisce, e si vede». In altra luce si può dire che il «deperimento» per certi aspetti «si vede» da 2.000 anni: «agonia» che dura da sempre, durerà fino alla fine nei secoli e non saranno certi «poveri untorelli a spiantare Milano». Milano? Già. Lì oggi e domani il Papa sarà "solo" con centinaia di migliaia di persone. La cosa dà fastidio, e allora zero al Tg3. Al "Fatto" però badano al sodo – p. 8: «Il Papa a Milano: una visita da 13 milioni» – ed erano di pessimo umore, anche se il cronista annotava «un milione e trecentomila pellegrini: tre giorni di popolazione raddoppiata». Già: la forza dei fatti al "Fatto" si impone, altrove no. Suvvia! State di buon animo, ci saranno «le piaghe», ci sarà «la guerra medievale», ma il Papa non è solo, in genere non dovrebbe far «ombra» a nessuno, salvo a certi «untorelli» che da sempre annunciano una «crisi» smentita dai fatti; vorrebbero «vedere» il «deperimento» per potersi consolare e uscire da incubi vissuti in perenne delusione. Coraggio!
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