giovedì 13 giugno 2019
Bersaglio: mobile o immobile. Su certi giornali tutti i giorni trovi quello immobile: Papa Francesco. A parte le accuse di «sette eresie» dottrinali, partorite da etilismo da vino vecchio in otri vecchi, ci sono anche i bersagli mobili, che come nel biliardo si colpiscono per arrivare al biliardino rosso al centro, re del tavolo finché resta immobile. Ci penso, ieri, leggendo sul “Giornale” (p. 22) un titolo sciagurato e ridicolo: “La nuova missione del Vaticano: sostituirsi all'Onu”! Stavolta parrebbe doppio bersaglio mobile: «la Pontificia Accademia delle Scienze» e il «Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale», guidati rispettivamente da «mons. Marcelo Sanchez Sorondo e dal cardinale Peter Turkson». Scandalo in pagina! Protesta indignata: questi temi non entrano nella realtà cui dovrebbe pensare la Chiesa, ma questo Papa, pensa alla terra e non al Cielo! Non solo “eretico”, in fondo... “comunista”! E tornano in mente altri tempi, altri Papi: la solita manfrina! Quando Paolo VI pubblicò la “Populorum Progressio” certi manifesti stradali strillavano “Maolo VI”! Oggi anche stesse pagine di allora, già ostili a Papa Giovanni e soprattutto al Concilio, poi più o meno ripetute fino ad oggi, tempo di Ascensione, e tu hai ancora in mente «Uomini di Galilea, perché state a guardare il Cielo?». E già! Il Cielo per qualcuno non è al di sopra della terra, ma dev'essere distante, estraneo, o addirittura “contro” la Terra, perché la Terra sia e resti dominio privato di egoismi di ogni tipo, sempre gli stessi e sempre rinnovati... A proposito: problemi estranei all'umanità, quelli dell'ecologia? Scrivo mentre la Tv fa vedere le immagini spaventose delle esondazioni in Lombardia, i fiumi che trascinano cose e persone, e anche la disperazione dei poveri ancora più impoveriti. Chi è, allora, davvero estraneo?
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