giovedì 5 novembre 2020
Si chiama Stephanus, come il nome del vescovo che nel 1239 occultò nella Cattedrale di Termoli il corpo di san Timoteo, discepolo prediletto dell'Apostolo Paolo. La Casa Museo, unica nel suo genere, è stata ricavata negli spazi del palazzo vescovile interessati da un importante progetto di valorizzazione. Si tratta di una dimora storica che ospiterà, appena possibile, mostre, installazioni, eventi culturali e presentazioni di libri con una sezione dedicata all'ospitalità. L'iniziativa, condivisa dal vescovo, Gianfranco De Luca, è stata sostenuta dalla diocesi. La mostra "Imprevisto", promossa durante l'emergenza Covid, ha interrogato gli artisti non solo sul tema ma anche sulle modalità di allestimento. Da qui, la scelta di ripartire dall'umano e dalle sue relazioni, dalla necessità di rimettersi in cammino attraverso un itinerario che ha coinvolto le botteghe del borgo. Al via i "Dialoghi della Casa Museo": un appuntamento culturale che vede artisti, filosofi, antropologi, critici, economisti e sacerdoti confrontarsi su temi come l'arte e la fede. Il primo dialogo ha coinvolto don Nicola Mattia e l'artista Michele Porsia. L'impegno continua e vede protagonisti tanti giovani che si prendono cura del patrimonio in cui vivono. Attivo il nuovo sito www.mabtermolilarino.it.
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