Sui passi di un Dio che si svela nell'umiltà
sabato 11 agosto 2018
Dare alla propria vita la "forma del Vangelo": l'invito con il quale santa Chiara d'Assisi apriva la sua Regola per l'Ordine delle Sorelle Povere è ancora oggi un messaggio attuale per ogni battezzato. Amore e umiltà sono le due chiavi poste dalla santa a fondamento dell'esperienza delle "sue" religiose. Così Chiara mostra la radice autentica dell'esperienza universale di fede: nell'umiltà dell'incarnazione si svela l'amore di Dio per l'umanità. Chiara era nata nel 1194 e a 19 anni, colpita dalla scelta di Francesco di spogliarsi di tutto, decise di seguire i suoi passi. Andò alla Porziuncola dove il santo le tagliò i capelli e le fece indossare il saio. Il padre tentò di riportare Chiara a casa ma lei trovò rifugio nella chiesa di San Damiano, dove nacquero le Clarisse, la cui prima regola fu dettata da Francesco. Chiara morì nel 1253.
Altri santi. Sant'Alessandro il Carbonaio, vescovo (III sec.); beato Maurizio Tornay, martire (1910-1949).
Letture. Ab 1,12-2,4; Sal 9; Mt 17,14-20.
Ambrosiano. Dt 4,23-31; Sal 94; Rm 8,25-30; Lc 13,31-34 / Gv 21,1-14.
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