sabato 4 novembre 2017
Anche per i figli dei detenuti c'è uno spazio dove giocare, crescere e vivere insieme un'ora di felicità vera. Grazie all'iniziativa del Soroptimist Nazionale, sostenuto dai club locali, sono quasi una sessantina i progetti lanciati in tutt'Italia, dalle Alpi alla Sicilia; l'idea è semplice: trasformare un angolo delle case circondariali in un piccolo parco giochi, con altalena, casetta e molla girevole. Poco? Tutt'altro, perché quel luogo è il cuore di un'esperienza fondamentale per ogni bambino, quella del gioco, insieme alla mamma.
«Da tempo pensavamo a un modo per rendere importante questi momenti», spiega la presidentessa nazionale, Patrizia Salmoiraghi. «E abbiamo voluto farlo partendo da uno spazio caro ai bambini». Ma non solo: c'è già in cantiere una seconda iniziativa, protagonista sempre il mondo femminile di cui Soroptimist è espressione, che comprende l'avvio di corsi di formazione per donne detenute, «dalla parrucchiera all'estetista, alla gelataia», aggiunge Salmoiraghi.
Corsi di formazione volti anche alla rieducazione delle persone, capaci di dare una speranza di cambiamento alla propria vita. Anche in questo caso tanti i riscontri positivi. Con un imprimatur dal ministero della Giustizia, che ha appena firmato il protocollo per le azioni dell'associazione nelle carceri.
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