venerdì 4 dicembre 2009
Non citerò alla lettera Paolo Conte, dirò solo che i francesi da quarantott'ore sono arrabbiati, ce l'hanno a morte con quel Sepp Blatter che gli è sempre stato amico, alleato, anche complice, almeno fino a Francia-Irlanda (match compreso) e che all'improvviso li ha scaricati, umiliati, cancellati dal gruppo delle titolatissime teste di serie del prossimo Mondiale a favore dell'Olanda Giocabene, ma Vincepoco. L'amico Sepp Blatter, presidente della Fifa, che per omaggiare i francesi sconfitti da una zuccata di Zidane disertò la premiazione dell'Italia a Berlino 2006, ha deciso di punire l'arrogante grandeur della Francia praticamente sentenziando che i bleus si sono qualificati con la mano truffaldina di Thierry Henry. Il mondo lo sapeva già, perché l'aveva visto, quel doppio schiaffo; mancava la conferma notarile della Main de Dieu che ha favorito non solo la promozione dei francesi ma anche i disegni della Fifa che ci teneva tanto, ma tanto, a presentare nella storica edizione della Coppa del Mondo riservata all'Africa tutte le nazionali vincitrici di Mondiali ed Europei. Val la pena, a questo punto, precisare il ruolo ideologico che la Francia ha avuto nel calcio moderno, dopodiché si comprenderà perché in questi giorni le Monde des Bleus è particolarmente nervoso. I francesi hanno inventato e tenuto a battesimo, nel 1904, la neonata Federazione Internazionale (Fifa) il cui primo presidente fu Robert Guèrin. I francesi hanno inventato, nel 1928, il Campionato del Mondo che, dopo la prima edizione, fatta organizzare e vincere dall'Uruguay, prese poi il nome dell'inventore, ovvero Coppa Jules Rimet, in onore del dirigente fondatore del Club Red Star di Parigi, delle Federazione francese e della Fifa. I francesi hanno inventato, negli anni Cinquanta, il Campionato Europeo per Nazioni, intestato dalla sua prima edizione (1960) al suo creatore, Henry Delaunay, già dirigente francese della neonata Uefa. I francesi hanno inventato la Coppa dei Campioni, lanciata nel 1955 dal direttore del quotidiano sportivo "L'Equipe" Gabriel Hanot: la prima edizione fu vinta dal Real Madrid nella finale con il Reims. I francesi hanno infine inventato (spero di non aver perso per strada altre invenzioni) anche il Pallone d'Oro, assegnato per la prima volta nel 1956 dal settimanale "France Football" a Sir Stanley Matthews allora quarantunenne giocatore del Blackpool: questo è il trofeo che gli inventori hanno portato più volte a casa, grazie anche a Platini che se lo aggiudicò per tre anni consecutivi ('83,'84,'85) in un'Europa desolatamente priva di campioni, seguito da Papin e Zidane. Sugli altri fronti, poca gloire: un Mondiale (1988), due Campionati d'Europa ('84 e 2000), una Coppacampioni (Olympique Marsiglia nel 1993). Adesso sono arrabbiatissimi, ma gli passerà in fretta, grazie al peso politico sempre avuto nelle istituzioni (Michel Platini è l'attuale presidente dell'Uefa) e al miracoloso passaggio in Sudafrica. Perché un altro grande francese, Pierre de Coubertin, manco a dirlo inventore delle Olimpiadi moderne, gli ha insegnato che «l'importante è partecipare». Anche a spese dei più deboli. Ciao, Irlanda.
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