mercoledì 28 febbraio 2018
Mentre è salito ad almeno 38 morti il bilancio delle vittime dei due attentati avvenuti lo scorso 23 febbraio nella capitale somala Mogadiscio, l'Italia dà il suo contributo a favore dei più piccoli e delle mamme. I militari italiani della cellula Cimic (Cooperazione civile militare) dell'"Italian national support element" della missione europea Eutm Somalia, a guida italiana dal 2014, hanno donato medicinali a favore di una clinica nel distretto di Shangani, a Mogadiscio.
Una donazione fatta a seguito del tragico attentato che ha aggravato la situazione medica nel già martoriato Paese, di cui la popolazione civile è la prima a fare le spese. La donazione, tesa a supportare le attività cliniche svolte gratuitamente dall'ambulatorio, si inserisce in un più ampio panorama di progetti a sostegno delle autorità locali sviluppati, sin dal 2014, dai militari italiani nel quadro dei rapporti bilaterali tra Italia e Somalia. Un impegno riconosciuto anche dal vice sindaco di Mogadiscio che ha ringraziato il contingente italiano evidenziando «il contributo del popolo italiano, sempre tempestivo e costantemente indirizzato alle fasce deboli della popolazione». Uno dei tanti grandi piccoli gesti concreti dei nostri soldati all'estero.
L'obiettivo della missione militare dell'Unione Europea è quello di sviluppare il settore della sicurezza in Somalia concentrandosi sulla costruzione di capacità a lungo termine, grazie anche al contributo di 123 militari italiani impiegati soprattutto nell'addestramento delle Forze armate somale.
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