sabato 4 dicembre 2021
Le realtà del nuovo giorno spesso cancellano i pensieri avuti ieri e con facilità la pena degli altri è per te solo per pochi minuti finché l'orologio gira le sue lance crudeli attraverso un nuovo tempo. Muore un amico, mi dicono oggi attraverso la voce piatta di un “telefonino”. Dove è il pianto di un tempo, la carezza che vorresti dare, la pena che i tuoi occhi e il tuo viso un tempo ti lasciavano nelle notti divenute sole? Ti sembrava allora che ogni cosa dovesse finire nell'ombra di te stesso e che ogni cosa riprendesse una sua forma diversa, forse più piacevole e gradita agli altri. Ma il mondo non ti dà tempo. Si è diviso in anni, mesi, giorni, ore, notti e tutto ha il suo compito preciso da finire. Poi ti guardi un giorno allo specchio e chiedi a quella persona chi è, cosa rappresenta per te la sua vita, che importanza hanno i suoi giorni. E allora quasi in una nuova dimensione d'animo incominci a chiedere a te stesso quale potrà essere la risposta desiderata dal tuo profondo essere. Non puoi restare senza risposte, né incerte o solitarie. Improvvisamente hai bisogno di verità, di voci sicure, di mani certe e allora è il momento che l'animo cerca con affanno la strada che ancora non vede, ma che è gia vicino ai tuoi passi, forse già vecchi e mal tenuti. Quanto è difficile vedere un alba ancora lontana, quando la luce appena pare inizi il suo debole cammino dietro il buio della notte. Quale forza profonda richiede al nostro animo anche solo una piccola impresa di volontà, qualche rinuncia alle nostre vanità, un riconoscere il buono e il bello agli altri, lasciando indietro le nostre capacita che avevamo sempre considerato importanti e senza fine. Chi ci aiuterà a conoscere, a distinguere questo immenso e spaventoso mondo che viviamo? Non ci resta che guardare attorno a noi il mondo, così come cammina, come soffre, come rincorre una felicità più veloce che non dà pace al nostro respiro se non dare la mano a chi non ha coraggio, rialzare da terra chi è stanco, regalare un sorriso ogni giorno a chi piange per il dolore, per la solitudine, per l'eterna tristezza di ciò che ha perduto. La forza della condivisione, della comprensione della povertà dell'altro ci darà il coraggio di affrontare le cose nuove e credere nel tempo futuro.
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