mercoledì 2 aprile 2008
Non ce l'ho con "La Stampa"! Fanno tutto da soli: banalità vestite di lusso e Grande Fratello in pagina. Testuale, ieri, l'intera p. 21: "Un Grande Fratello sul posto di lavoro". E l'evocazione funziona: prima e dopo. Nel dopo (p 22) foto e titolone: "Un asteroide punì Sodoma e Gomorra". Apprendi che due «scienziati spaziali, Hempsell e Bond», decifrando una tavoletta cuneiforme trovata dalle parti di Ninive, odierno Iraq, dichiarano che «nel gennaio 3123 a. C. un asteroide grande centinaia di metri» " tutto alla lettera, sia chiaro " «sarebbe precipitato nelle Alpi austriache», lasciando segni visibili del grande impatto, come «una gigantesca frana». Finito? No. «Hempsell e Bond non si fermano qui», e giacché ci sono, scoprono, nientemeno riferendosi alla Bibbia, che «nel suo percorso prima dell'impatto» l'asteroide «in atterraggio» con il «fuoco causato dalla tremenda onda d'urto» ha distrutto Sodoma e Gomorra. Ecco il titolone annuncio: confermato il racconto biblico! Semplicemente, tranquillamente, «senza ridere e senza piangere», non da Gerusalemme " come si diceva una volta " ma da Ninive nel paginone della "Stampa". Dubbi? Nessuno. Ovviamente: se da quelle parti domani si parlasse di padre Pio o della Sindone, pur con decenni di studi e prove, fioccherebbero dubbi e ironie. Era il "dopo". Il prima proprio a p. 20: non contento della bufala sulla salma di Giovanni Paolo II, ecco l'annuncio bis: «Per Sant'Antonio arriva l'ora del trasloco». Sarà vero? Chissà! Ma "La Stampa" pare diventata un'agenzia di trasporto salme. Roba di santi, sì, ma sempre molto funebre"
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