domenica 30 ottobre 2005
Gli argomenti dei laicisti sono spesso debolucci. Nel "tormentone" sulle «ingerenze della Chiesa» nelle faccende dello Stato "laico" è possibile cogliere qualche perla. Il "logico" Piergiorgio Odifreddi (La Repubblica, giovedì 27), spiega che cos"è la scienza: «Quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditur» (ciò che è sempre creduto da tutti e dovunque) e afferma: «Mentre di fedi sono piene le fosse, di scienze ce n"è e ce n"è sempre stata una sola». Come la mamma. Ma è sicuro? Pensi, per esempio, all"atomo (da Leucippo e Democrito a Fermi), oppure a Tolomeo e Copernico. «Non c"è stata nessuna scienza in 1600 anni di cristianesimo» (ma le prime Università non dipendevano dai Vescovi?) e «da quando c"è stata, la Chiesa l"ha consistentemente avversata». Vero: la bomba atomica, per esempio. Ancora: «Lo studio della natura umana è il compito della scienza, non della filosofia e tanto meno della religione». Per esempio capire perché solo l"uomo sia capace di scienza? Infine: «I comandamenti non sono affatto cristiani e neppure ebraici, perché derivano dal "Libro dei morti" egiziano». A parte che questo è una compilazione moderna fatta riunendo centinaia di antichi frammenti indipendenti e dispersi mentre il Decalogo è una costruzione armonica e completa, ciò dimostra, semmai, che le idee morali appartengono a un patrimonio comune e naturale dell"umanità. Deboluccio anche Eugenio Scalfari, che scrive su Repubblica (domenica 23) una delle sue articolesse per contestare l"idea di "legge naturale", e però alla fine afferma: «Il diritto dell"individuo persona ad esistere è innato, proviene dalla natura», la quale, tuttavia, «lo fornisce anche alle altre specie e individui che le compongono, ciascuno dei quali, dall"albero al falcone alla persona dotata di mente, vuole, disperatamente vuole esistere e adopera tutti gli strumenti che la natura gli ha forniti per esistere». Dunque qualche cosa di innato, cioè di preesistente alla società, c"è. Anche se Corrado Augias (martedì 25) insiste ancora a dire che «i diritti si conquistano». E anche se, lo stesso giorno, Repubblica annuncia «la Carta dei diritti degli animali: cani gatti, ma anche iguane». Chissà come avranno fatte le iguane a conquistarseli?
PROBLEMI INTEGRATIVISergio Romano si dedica (Corriere della sera, mercoledì 26) ai crocifissi nei tribunali e nelle scuole, che giudica «un retaggio superfluo» e scrive: «I cinesi e i musulmani, quando vedranno il crocifisso alle spalle dell"insegnante o del giudice avranno l"impressione che l"istruzione e la giustizia in Italia siano impartite nel nome di una religione diversa dalle loro credenze». Come dire che non saranno gli stranieri, ma gli italiani a doversi integrarsi nelle culture degli immigrati. Problema: in tutte o in quale?
LAICOFONDAMENTALISMOL"ultimo campione in lizza sul fronte dei laicismo è il politologo Giovanni Sartori, del quale il Corriere della sera pubblica (sabato 22) il discorso tenuto a Oviedo per il premio Principe delle Asturie. Tema: «La democrazia è laica o non esiste». Sartori ha inventato la democrazia fondamentalista, alla faccia di Voltaire che diceva: "Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo". Temo che, dopo questa lectio magistralis, qualcuno della giuria si sia pentito di aver assegnato il premio proprio a Sartori.
MARGHERITA E LA PAPPAIntervistata dal Messaggero (martedì 25) l"astronoma Margherita Hack dice di non aver bisogno d"interrogarsi sul senso della vita: «Mi sento abbastanza animale: come il mio cane e i miei gatti, che si godono la pappa e il sole». Se lo dice lei...
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