Lo stufato di Beethoven
lunedì 30 settembre 2013
Scrivere per bambini e ragazzi è una delle sue passioni recenti. Ha cominciato raccontando la vita dei compositori a suo figlio e poi ci ha preso gusto. Steven Isserlis è uno dei più famosi violoncellisti del nostro tempo. Dopo il successo di “Perché Beethoven lanciò lo stufato” – in cui ha ritratto con competenza e leggerezza insieme grandi maestri della musica come Bach, Mozart, Beethoven, Schumann, Brahms e Stravinsky – Isserlis ci riprova con “Perché Ciajkovskij si nascose sotto il divano” e “molte altre storie di grandi compositori” come recita il sottotitolo. 334 pagine (Edizioni Curci Junior; 13,90 euro) di biografie di altri sei altri giganti della musica classica da Ciajkovskij a Handel, Haydn, Schubert, Dvoràk e Fauré. Per due anni Isserlis si è interessato alle biografie di questi personaggi complessi e dalle esistenze spesso tormentate, ne ha ascoltato la musica, ha fatto ricerche da cui ha tratto aneddoti e particolari che hanno arricchito le storie. Da maestro infine, è riuscito a raccontarle come in un romanzo affiancando a ciascuna consigli e incoraggiamenti per avvicinare i più giovani a quella musica straordinaria. Per appassionati del genere e aspiranti o dilettanti musicisti. Dai 13 anni. Mister Mosley non era un vero dalmata – sì proprio quelli del film La carica dei 101 – ma un po’ lo sembrava, solo che era tutto bianco e aveva pochissime macchie nere. Quando al canile il piccolo Corey lo vede capisce che è proprio lui che vuole, il cucciolo dalle zampe grosse e l’aria più addormentata del mondo. Corey e la sorellina Amelia gliene fanno di tutti i colori, ma lui che pian piano diventa un grosso cane cresce affettuoso e paziente, incapace di far male a una mosca. Casalingo e socievole, un po’ goffo per via della sua grossa taglia, atterrito dal temporale e dalla presenza del gatto tigrato dei vicini, Mister Mosley è un cane dal cuore grande, capace di aspettare e ascoltare. La vita di una famiglia stavolta dalla presenza di un affettuoso ed esuberante quattro zampe è la storia raccontata dall’australiano Michael Gerard Bauer in “E’ soltanto un cane” (Rizzoli; 12 euro), divertente, tenera, malinconica e commovente. Dai 12 anni
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