sabato 9 novembre 2019
Stranezze assortite: esordi e vecchie “scarponerie” in brodo laico. In edicola nasce, o meglio rinasce “Il Riformista”, uscito di scena da qualche anno, ora con un direttore spesso coraggioso e controcorrente, ma al suo primo vagito (31/10) scopri in prima pagina la rubrica “Fotoromanzo della politica”, che è tutta destinata a Chiesa e preti con intenti supposti in evidenza decisamente satirica. Titolo: «Fotoromanzo della politica... Il prete va a nozze» – evidente ironia sul Sinodo – con «Personaggi e interpreti» vari, ma cercati con il lanternino. Eccoli: «Apriti cielo – Papa Francesco. Fermati cielo – Papa emerito Benedetto XVI», e avanti così: «Passero solitario» è affibbiato ad Alberto Sordi, con seguito di «Tre evangelisti laici» (sic!) finora come tali sconosciuti, che sarebbero «Paolo Conte, Lucio Dalla e Francesco Guccini».
Poi sempre lì leggi che «la Chiesa rischia già la sua Brexit» e altre profetiche stranezze con duplice evocazione di un personaggio noto da tempo per la sua ostilità totale al Papa e alla Chiesa di oggi, e che tra l'altro in questi giorni si distingue (“Libero”, 3/11, p. 1 e una pagina interna) per l'annuncio rivoluzionario tutto suo fin dal titolo, e cioè che «La plastica giova all'economia e all'ambiente»! Finora non lo aveva capito nessuno! Leggi dunque, e alla buona notizia di un esordio accompagni – gradito o meno – l'avviso benevolo: se dal mattino si vede il buon giorno, il timore è che non arrivi neppure un buon mezzogiorno.
Il vecchio anticlericalismo ha giovato forse in altri tempi – pensi a cronache lontane, tipo “Travaso” e “Becco Giallo”, o più vicine, tipo “Borghese” e altre pagine di destra estrema – ma non ha mai fatto bene ai lettori, e neppure ai giornali. Un quotidiano che si presenta così non potrà, in proprio dichiarato, aspirare al ruolo di “gallina vecchia che fa buon brodo”. Il brodo è acido.
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