sabato 18 agosto 2018
Ci sono ben tre passaggi nella Bibbia in cui si trova una esortazione rivolta al mare di medesimo tenore: «Risuoni il mare e quanto racchiude». La prima volta essa si trova in 1 Cr 16,32. Dopo che l'arca dell'alleanza è giunta a Gerusalemme sotto la tenda per lei preparata da Davide il cantico che celebra la presenza di Dio in mezzo al suo popolo vuole coinvolgere anche gli elementi creati con i loro specifici timbri e non solo le voci umane. Tutto il creato può far parte del coro. La seconda ricorrenza è in Sal 96,11. Il salmo celebra la salvezza divina e il giudizio finale. Il Dio che ha già operato nella storia per redimere le darà alla fine un esito completo di salvezza. La terza ricorrenza si trova in Sal 98,7 il cui contenuto viene sintetizzato da questo suo passaggio: «Si è ricordato del suo amore» (v 7). Il mare ha una sua sonorità che all'orecchio dell'autore biblico non stride con i cori liturgici che celebrano il Dio salvatore. Anche noi toccati volontariamente o involontariamente dal risuonare dei ritmi marini ci sentiamo accompagnati nella memoria grata della salvezza compiuta e ventura, nella presa di coscienza riconoscente della presenza tra noi di Colui che ricorda il suo amore.
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