Laura Bassi, studiosa di fisica, è stata la prima donna al mondo a ottenere una cattedra universitaria. È successo a Bologna nel 1732. Dopo di che Papa Benedetto XIV creò per lei un posto nell’Accademia dei benedettini. Era l’unica donna in mezzo a ventiquattro uomini e per di più con lo stesso trattamento economico. Laura Bassi è una delle donne straordinarie che con coraggio e determinazione sono riuscite a vivere una «prima volta» in Italia o nel mondo e per questo rientrano a buon diritto nella serie La prima donna che, in onda tutti i giorni da lunedì al venerdì alle 16,05 su Rai 3 (disponibile anche su RaiPlay), che propone per cinque settimane 25 pillole di pochi minuti ciascuna a completare il quadro iniziato due anni fa sulle tante storie di donne, più o meno conosciute, in ruoli più o meno di responsabilità, che comunque hanno contribuito in maniera determinante alle pari opportunità e al progresso del nostro Paese.

Il progetto a cura di Alessandra di Michele Bragadin (nato in collaborazione con la Commissione Pari opportunità della Rai, prodotto dalla Direzione Intrattenimento day time) ricostruisce, grazie al patrimonio di immagini degli archivi Rai, le venticinque nuove biografie facendole raccontare in prima persona da ragazze e ragazzi di oggi che si calano nei panni delle protagoniste per rivivere e trasmettere con più forza la loro esperienza. Iniziata lunedì con Lea Pericoli, record di campionati italiani di tennis, proseguita martedì con Anna Maria Guidi, prima donna ad avere un incarico ufficiale in un Governo, e ieri con Valentina Zurru, prima donna a lavorare in miniera, la serie, nella sua brevità, rappresenta comunque un appuntamento con la storia, una pausa di curiosità per conoscere giorno dopo giorno donne che in qualche modo hanno contributo a cambiare il mondo.© riproduzione riservata