sabato 1 giugno 2019
Saggezza antica, sempre attuale: “Sutor, ne ultra crepidam!” (calzolaio, non andare oltre la suola!). Capita talvolta che, anche e soprattutto in tema di fede, certo entusiasmo diventi ridicolo e dannoso proprio per quel tema. Ieri per esempio in rete, attraverso una nota e benefica Agenzia, cattolicissima e fin dal nome con garanzia di “verità”, arriva dagli Stati Uniti con firma Will Wright una benevola «spiegazione» dei «Quattro dogmi mariani» così piena di entusiasmo e buona volontà che a un certo punto va fuori di buon senso e di utilità: punge! Ecco: leggi giustamente che «Maria non è la Madre della Trinità, è solo la Madre della Seconda Persona della Trinità che si è fatta carne» ed è veramente Dio, e quindi Maria è anche «Madre di Dio». Segue una serie di pensieri giustamente entusiasti sull'Immacolata Concezione e sulla perpetua verginità di Maria che quindi «ha concepito verginalmente Gesù». Chiaro? Chiarissimo, ma l'entusiasmo a un certo punto straripa, si allarga alla Resurrezione mantenendo la mira su Maria e, testuale, arriva un rimando: «Alcuni Padri della Chiesa sostengono che forse Gesù è passato attraverso l'addome della Beata vergine Maria quando ha attraversato il muro nella Sala Superiore dopo la sua Resurrezione». Segue forse esitazione dell'Autore che a questo punto continua: «Ad ogni modo il Concilio Vaticano II dice che la nascita di Cristo “non diminuì la sua verginità integrale (di Maria), ma la consacrò” (Lumen Gentium57)». Il parallelo tra «l'addome» di Maria, tra Nazareth e Betlemme e la porta del Cenacolo dopo la Resurrezione appare proprio “oltre la suola”: l'entusiasmo può tradire, come quando di recente qualcuno ha detto che forse l'Angelo inviato a Maria potrebbe prima aver rivolto l'invito ad altre ragazze, che però hanno rifiutato, e così è arrivato a Maria. Con tanti saluti all'Immacolata Concezione… Per fortuna subito corretto!
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