domenica 28 marzo 2004
Lupus psicologico, se si vuole anche psichiatrico. Tanti scrivono che il giovanissimo kamikaze palestinese, che non facendosi esplodere si è consegnato ai poliziotti, aveva "problemi psichici". Ma allora quelli che invece si fanno esplodere sono del tutto normali? La cosa vale anche per un paragone che i giornali, p. es. "Libero", nei giorni scorsi hanno attribuito ad Achille Occhetto a proposito dello sceicco Yassin ucciso dagli israeliani, ripreso giovedì in una lettera sul "Riformista" (25/3, p. 2): "per molti credenti è come se in Italia avessero ucciso il Papa". Qualcuno usa i termini - nel caso "credenti" e "Papa" - senza conoscerne i contenuti. Sempre in tema, sempre "Riformista", sempre giovedì, p. 3, un magistrato "si dice disposto ad una perizia psichiatrica". Discorso omaggio ad una nota recente e autorevole dichiarazione, per cui "oggi per fare il magistrato occorre essere un po' pazzi"? Il dubbio resta, e si allarga. "L'Espresso" (1/4, e non è un pesce d'aprile, Ndr) scrive della salute del Papa - "Karol dei miracoli" - forzando i toni in modo grottesco e descrivendolo "una domenica mattina " sotto la tiara e dentro i paramenti bianchi". "La tiara"? Da qualche decennio i Papi non la usano più. In pagina c'è qualche "allucinazione? Forse sì. Anche come nostalgia infantile. Ogni tanto - venerdì la Stampa (p. 26) e ieri Repubblica (p. 16) - Arbasino ricorda struggente che a lui, "all'asilo delle suore " ripetevano che siamo stati messi al mondo " solo per soffrire". Lui è rimasto all'asilo. Purtroppo per lui e per i suoi lettori.
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