giovedì 25 aprile 2019
Il Dio dei cristiani è il Dio della felicità, vale la pena ribadirlo mentre nel mondo impazza la furia suicida-omicida. Non si stanca di ripetere questa verità un piccolo e umile frate francescano, Gaetano D'Andola, classe 1924, che dal nativo paesino di montagna, Volturino, fra Foggia e Campobasso, è approdato a Castellana Grotte nei pressi di Bari nel duecentesco Santuario di Maria Santissima della Vetrana, che celebrerà domenica la sua festa. Don Gaetanino si è più volte recato in missione con i suoi amici pugliesi in Terrasanta e ha deciso di ricostruire l'habitat della Natività del Bambino in una delle sale che si aprono ai lati del chiostro della chiesa di Santa Maria della Vetrana. E qui risalta la sua originalità, poiché egli nel modellare in cartapesta i lineamenti della Grotta e di tutto il presepio "imita" la conformazione delle caverne carsiche per le quali è famosa Castellana. Un ingegnoso sistema di illuminazione elettrica, della durata di pochi minuti, avverte il visitatore dello scorrere delle ore del giorno. Dice Gaetanino: niente fa la mano dell'uomo che non sia stato prima suggerito dall'opera di Dio, e nessuna notte è mai così cupa. Sabato, in omaggio anche alla poliedrica missione civile e religiosa di don Gaetano, processione di fedeli al centro cittadino: mentre fuochi pirotecnici e molti concerti domenica dispenseranno serenità.
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