giovedì 3 novembre 2022
Le parole sono importanti. Chi non è d’accordo? Poi però le parole le maltrattiamo, ne facciamo strame, le manipoliamo con la massima disinvoltura. Capita nelle migliori famiglie, e pure nei ministeri che, fino a prova contraria, sono mossi da ottime intenzioni; eppure le parole delle leggi dovrebbero essere le più meditate. «Galera per i ragazzi: legge scritta coi piedi» (“Fatto”, 2/11), difatti pare la stiano ritoccando. «Parliamoci chiaro» è il titolo della pagina della “Stampa” (2/11), firmata da Silvia Pedemonte, che riporta il confronto tra Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas, e Alberto Carofiglio, già magistrato e senatore, oggi scrittore, atto finale del Festival della scienza di Genova. Il dialogo sarebbe da riportar e per intero, ma qui c’è spazio a malapena per un paio di battute. Carofiglio, sull’opacità del linguaggio giuridico: «Essere comprensibili non vuol dire far capire tutto, ma evitare le oscurità non necessarie. Se il destinatario del tuo messaggio non capisce, non è lui che sbaglia, sei tu». Mantovani: «La dimensione del gergo, un certo narcisismo, l’esercizio del potere si trovano anche in un certo tipo di linguaggio medico (...). Per i destinatari dei messaggi, per le persone, la pandemia ha fatto emergere un tema generale di incultura per quanto riguarda aspetti basilari della scienza: se io dico che Donnarumma è un attaccante, il 99 per cento degli ascoltatori insorge e mi corregge; se in una frase uso in modo errato e confondo l’Rna messaggero con il Dna, nessuno dice alcunché, e questo è preoccupante». Tra le parole importanti dell’anno, il dizionario inglese Collins ha scelto “permacrisis” (crisi permanente) come quella capace meglio di ogni altra di racchiudere il 2022. Ibrido anglo-greco-latino, ben noto in Gran Bretagna e assai meno da noi, indica – scrive Matteo Persivale (“Corriere”, 2/11) – «la sensazione di vivere in un periodo di crisi senza tregua». Spiega Alex Beecroft, direttore di Collins Learning: «La lingua può essere uno specchio di ciò che sta accadendo nella società e nel resto del mondo, e quest’anno ha lanciato una sfida dopo l’altra. Siamo tutti in un continuo stato di incertezza e preoccupazione». Pandemia, guerra in Ucraina, clima, energia, costo della vita... Le parole sono importanti, eccome. © riproduzione riservata
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