sabato 13 settembre 2008
Perfetto il computer, ma non pensa. L'uomo, pur discutibile, pensa e fa pensare. Giovedì ("Corsera", p. 10) leggo di una Messa con «discorso pronunciato dal "pulito"» (sic! Per "pulpito"): errore da non pensiero. Sul "Venerdì" invece (5/9, p. 174) Michele Serra risponde ad una "lettera durissima" sull'attuale "crisi della famiglia", osannata e incoraggiata da tanti " scrive " alla ricerca di «un sistema degli affetti alternativo a quello antico» del "legame di sangue" patriarcale, maschilista, spesso violento verso le donne, non paritario, oscurantista e conservatore. Però, come gli ha scritto pensoso il lettore, ciò ha prodotto «anche tanta solitudine, tanto dolore, tanto abbandono di anziani e malati». "Tema enorme" su cui «molti lettori potranno riflettere», scrive Serra pensoso. Ecco il punto. Rifletti, e forse il problema è in quell'"alternativo". Possibile che per correggere i difetti reali della famiglia si debba negarla? Possibile che con l'acqua davvero sporca si butti anche il bambino? Malpelo ripensa, in tema di famiglia, donna e dintorni, all'elogio di Santa Maria Goretti, martire di un certo modo di vedere sessualità e anche famiglia, sulla bocca di Enrico Berlinguer" Tutto sbagliato, conservatore e oscurantista cieco? Prima di credere che i veri problemi si risolvano rovesciando il passato pensarci su: le soluzioni estreme paiono semplici, ma spesso peggiorano tutto. Questi sono giorni di vecchie nostalgie fasciste che tornano a mostrarsi con furore? Giovedì sulla "Stampa" (p. 1) era saggio Andrea Riccardi: "Né fascisti, né fascistini". Veri pensieri: sempre benvenuti"
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