sabato 28 settembre 2019
“Con l'approvazione di una risoluzione per la promozione delle pene alternative al carcere, la Regione Emilia-Romagna ha dimostrato di essere una guida a livello nazionale e internazionale, per quanto riguarda le alternative alla detenzione”. Lo dichiara Giovanni Paolo Ramonda , presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito all'approvazione del 26 settembre scorso della risoluzione a favore del potenziamento delle misure di sostegno ai progetti innovativi rivolti a detenuti a fine pena e al loro reinserimento sociale, approvata in seno alla Commissione Lavoro e Legalità della Regione Emilia-Romagna. Aggiunge il presidente Ramonda: “È necessario passare da una giusta certezza della pena alla certezza del recupero, poiché una persona recuperata non è più pericolosa per la società. Le nostre comunità per carcerati sono importanti, perché sono luoghi in cui le persone possono ricominciare una nuova vita dopo aver sbagliato”. La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, gestisce in Italia sette Comunità educanti con i carcerati (Cec) (4 in Emilia-Romagna), strutture per l'accoglienza di carcerati che scontano la pena, dove i detenuti sono rieducati attraverso esperienze di servizio ai più deboli.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI