domenica 10 settembre 2017
Acqua, farina, un pizzico di sale, lievito: questa è la semplice ricetta base del pane eppure in commercio se ne trova sempre più assortimento. L'ultimo arrivato viene da San Sebastiano, un piccolo comune alle pendici del Vesuvio, sopra San Giorgio a Cremano, a 175 metri sul livello del mare. Qui è stato presentato il nuovo pane frutto della collaborazione dei panificatori di Unipan con Termomar ed il Cnr. La particolarità di questo prodotto è nell'acqua. Gli eccellenti fornai hanno utilizzato nella loro particolare ricetta quella di mare. L'idea non è nuova ma ripresa da antiche testimonianze medievali, in cui si racconta come spesso in molti cibi il sale venisse sostituito proprio dall'acqua marina.
«L'uso dell'acqua di mare ha un duplice vantaggio – spiega Domenico Filosa presidente di Unipan Campania –: è indicata per chi deve seguire una dieta povera di sodio e consente di risparmiare acqua potabile». Nella lavorazione viene utilizzata acqua di mare depurata e microbiologicamente pura, ad uso alimentare, ottimo sostituto del sale comune e iodato. Un pane salutare, ad esempio per l'ipertensione, che andrebbe venduto anche nelle farmacie. La presentazione del nuovo pane ha riscontrato un discreto successo. Un'iniziativa coraggiosa ed originale che vuole rilanciare cibi più genuini, meno trattati ed evitare gli sprechi industriali di acqua potabile. Sicuramente un pane da provare che per ora si può trovare solo a San Sebastiano, ma Regione e ministero della Salute hanno già allo studio un piano di diffusione.
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