giovedì 24 aprile 2003
Pensieri pensati, pensieri che pesano. Adriano Sofri è uno che "pensa", e scrive sempre cose "pensate". Martedì su "Repubblica", titolo "Risurrezione", parla della messa di Pasqua in carcere, e del vescovo di Pisa mons. Plotti che ha esortato i detenuti "a trovare la forza di risorgere anche dove ci si sente sepolti vivi. Bisogna imparare a vivere da risorti nel proprio cuore". Poi ricorda che a Baghdad sono stati ritrovati dei prigionieri nei sotterranei del regime, e conclude: "risurrezione dei corpi". Pensiero che pesa. Del resto è l'unica che c'è, la resurrezione dei corpi. Il valore del corpo è il centro della rivelazione cristiana: senza il corpo di Maria, che dà vita al corpo di Cristo, che muore e risorge aprendo la via per tutti alla risurrezione dei corpi non c'è fede, non c'è Chiesa, non c'è neppure Dio nella concezione cristiana. Il Papa ha appena scritto un'intera enciclica sull' Eucarestia, "Corpo di Cristo" - come dice la formula della Comunione - contro ogni malinteso spiritualismo. Da 2000 anni "Caro salutis cardo": la carne è cardine della salvezza. I cristiani lo sanno da sempre, anche se talora, o spesso, paiono averlo dimenticato. Coincidenza: stesso giorno, intera pagina di "Cultura" della "Stampa": "Corpi del mondo". Due autori modernissimi, Belpoliti e Voltolini, discutono partendo dai corpi, e dentro trovano tutto. Ecco: le "radici cristiane", o meglio ebraico-cristiane, vengono fuori da ogni parte, anche se tanti non ne vogliono sentir parlare, e non solo nella Costituzione europea. Come quella pubblicità: più le butti giù, e più tornano su. Con buona pace di tanti.
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