mercoledì 17 dicembre 2014
«Due cuori e una capanna» è il caso di dirlo per Luciano e Veronica, due giovani convolati a nozze venerdì 12 a Pedara, un paesino ai piedi dell'Etna nella diocesi di Catania. Più che capanna, però, forse è meglio dire casa famiglia, l'Oasi della Divina Provvidenza, in cui si sono incontrati, lui agli arresti domiciliari per diversi reati, lei con varie problematiche, in cerca di lavoro. Innamoratisi, grazie all'aiuto e alla fiducia datagli dai responsabili della struttura e al sostegno della vicina parrocchia "Maria Immacolata Medaglia Miracolosa", hanno potuto superare grandi difficoltà e coronare il loro sogno d'amore con una vera festa di matrimonio. C'è chi ha donato le fedi, chi il corrispettivo del pranzo, chi l'abito da sposa, chi ha fatto da fotografo, chi ha cucinato per giorni, chi ha pagato uno dei viaggi di nozze più brevi ma intensi, un solo giorno, visto che Luciano deve rientrare a casa la sera a un certo orario. La comunità parrocchiale, che li ha preparati a questo momento, li ha accompagnati all'altare come fossero figli, traendo da ciascuno il meglio sia affettivamente sia materialmente, per aiutarli ad avviare una vita felice insieme. Vivranno nella casa famiglia e continueranno da sposi il loro percorso di rinascita, nonché di sostegno ai tanti altri ospiti di questa realtà che soffrono vari disagi e ai quali i novelli sposi dedicano il proprio tempo per fare le docce a chi è sulla sedia a rotelle, per tagliare i capelli, per cucinare e servire a tavola, per guidare il Rosario giornaliero.
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