venerdì 10 aprile 2015
È stato battezzato la notte di Pasqua, poco prima di compiere 18 anni. Gioia doppia per il giovane rifugiato nigeriano Osayande Osamudiamen, da settembre ospite della comunità Lunarossa di Lamezia Terme, dove ha trovato una casa, scoperto amici e cominciato un cammino di fede e maturazione cristiana che il sabato Santo ha raggiunto una prima tappa fondamentale. Il battesimo è stato amministrato nella chiesa dell'Addolorata in una celebrazione presieduta da don Giacomo Panizza, il impegnato da quaranta anni nell'assistenza e nell'aiuto ai disabili, agli emarginati, a chi ha bisogno. E nel contrasto alla criminalità organizzata, anzitutto con l'impiego dei beni sottratti ai clan. Osayade ha cominciato a muovere i primi passi sui sentieri della fede nel centro Sprar inserito nella rete associativa della comunità Progetto Sud fondata da don Panizza. Nativo di Benin City, in Nigeria, ha lasciato il suo Paese coi genitori per fuggire dalla guerra e raggiungere il nord Europa. Ma nel viaggio papà e mamma sono annegati in una delle troppe tragedie del mare. Lui ce l'ha fatta e s'è fermato a Lamezia dove ha trovato un'altra famiglia, accolto come un figlio dalla comunità per minori stranieri Lunarossa. Non a caso ha scelto come padrino il responsabile della struttura, Nicola Emanuele. Dopo avere imparato l'italiano alla scuola di alfabetizzazione, Osayande vuole seguire un corso di formazione professionale come hanno fatto altri ospiti di Lunarossa, anch'essa accolta da un immobile confiscato alla 'ndrangheta.
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