martedì 19 luglio 2022
Ansia. E le sue cugine tristezza, malinconia, disperazione. Accade che faccia capolino sui quotidiani, schiacciata tra matrimoni spiaggiati, addio a grandi direttori e governi nella burrasca. La recuperiamo oggi, nella convinzione che sia una compagna di viaggio per molti. È il 14/7 quando alcuni quotidiani scrivono dell'appello dell'attrice Matilde De Angelis. Silvia Fumarola ("Repubblica") la presenta così: «Bella, piena di talento, spiritosa, (apparentemente) sicura di sé. Ma Matilda De Angelis, 26 anni, oltre alla luce ha voluto mostrare anche le ombre. Su Instagram – dove ha quasi 650 mila follower – confessa: "Ho iniziato a soffrire di ansia quasi tre anni fa. La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare"». Coglie l'ansia al balzo Massimo Gramellini ("Corriere"): «Moltissimi si riconosceranno nell'autoritratto interiore che l'attrice bolognese Matilda De Angelis ha affidato alle pagine di Instagram. La perdita di senso e di desiderio. La paura di uscire di casa e di tornarci»... E pazienza se questa non sembra più ansia, ma depressione. Opportuna precisazione: «Il fatto che i mali dell'anima siano invisibili non significa che siano meno autentici di quelli del corpo». Sulla "Stampa" ne scrive Assia Neumann Dayan sottolineando quanto ricorda l'attrice: «Importante è cercare aiuto». Accostando i titoli in prima di "Stampa" e "Corriere", «L'ansia di Matilda» e «La nostra ansia», vien da pensare che Matilda siamo tutti noi. Per non farci mancare nulla, sul "Fatto" (17/7) Maurizio Di Fazio annuncia che «torna ad Andria dal 20 al 27 luglio il Festival della disperazione», avente per tema: «Che fatica sopravvivere». Attori, cantanti, scrittori offriranno le loro divagazioni su nostalgia, malinconia e morte, ma attenzione: «La disperazione non è una male incurabile o una condanna capitale: si può risorgere». Sipario.
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