venerdì 16 luglio 2004
Se vi capita di sostare sul Lago d"Endine, a due passi da Lovere, nel Bresciano, lo spettacolo più suggestivo sarà vedere il salto dei lucci, il pesce affusolato che ha la testa a mo" di becco d"anatra e un"ampia apertura boccale. Pensate che il luccio possiede circa 700 denti. Il corpo ha poi una livrea predisposta al mimetismo e varia a seconda dell"ambiente, mentre il ventre è biancastro quasi come il colore della sua carne saporosa. Le taglie variano dai 40 centimetri dei campioni di tre anni agli otto chilogrammi di quelli di 14, ma può arrivare anche a 30 chilogrammi e vivere oltre i trent"anni. È predatore di altri pesci, ma anche di rane e piccoli mammiferi. Per la riproduzione, che avviene in primavera, predilige le acque basse e stagnanti. In Lombardia la pesca del luccio si fa con il pesce vivo e la lenza deve avere un filo d"acciaio sul finale per evitare la rottura. Ora, tra i pesci di lago è sicuramente il più saporoso e la sua ricetta migliore è quella della Locanda del Boscaiolo di Monasterolo (tel. 035814513) che lo fa in carpione, ma con una leggera marinatura che valorizza la turgidezza delle carni e il suo sapore. La ricetta più "gettonata" nei ristoranti lombardi è tuttavia il luccio in salsa. In questo caso la salsa viene preparata con capperi, peperoni sotto aceto, prezzemolo, aglio e cipolla, quattro acciughe, olio extravergine di oliva e aceto di vino.Il luccio va invece lessato in acqua con una carota, un poco di sedano, cipolla, aglio e alloro. Una volta cotto, si spolpa attentamente eliminando le spine e si distribuisce a pezzetti sul piatto di portata. In estate si può lasciare raffreddare (anche una decina di ore) per poi versare sul pesce la salsa tiepida, in modo che ricopra tutto. Come accompagnamento, si scelga la polenta abbrustolita oppure del pane cotto alla brace. Il vino, a questo punto, sia un Lugana, azzardando anche bottiglie di annate non troppo giovani. In mancanza un ottimo Chardonnay.
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