venerdì 27 maggio 2005
Ieri, a Radio Radicale (h. 13.23) sul referendum la voce sicura di Daniele Capezzone, spara: «Nel 1968 Barnard fece il primo trapianto. Apriti cielo, condanne e scandalo dei cattolici" Nel 1999, 31 anni dopo, il Vaticano dice "se po' fa'"! Ecco, non vorrei che ora, per gli embrioni, succedesse lo stesso"». Il bello, anzi il brutto, è che nessuno dei presenti, anche tra i relatori su tesi opposte, cattolici e no, con Giuliano Ferrara che pure dice cose giustissime, gli rinfacci che questo è un falso. Nel 1968 non ci fu alcuna "condanna vaticana" del trapianto di cuore. Una piccola prova? Ecco un testo da un libro cattolico diffusissimo tra la gente, che nel 1966 era già alla sua terza edizione: "Chi lascia in dono il suo corpo dopo la morte per scopi benefici all'umanità, estende oltre la morte l'esercizio del suo amore". La citazione è da "Padre Haering risponde", ed. Paoline, 1966, p. 115. E allora? Allora i furbi-falsi vanno sbugiardati in diretta. Non si va a discutere con loro per ingoiare le loro menzogne. Che sono a tutto campo, del resto: ieri su "Libero" (p. 11) lo stesso giovanotto - "Dan Brown e il Codice da Nusco: storia del Rutelli demitizzato" - rivela il vero disegno politico dei radicali, dichiarati o in sonno in vari partitini e partiti. Il mini-clone pannelliano attacca Rutelli, deride De Mita, Mancino, Bodrato, Mastella e parte della Margherita, fa persino finta di parteggiare per Prodi in quanto appoggiato dai Ds, ma lo scopo è uno e unico: cancellare qualsiasi presenza significativa di cattolici dalla vita italiana. E "Libero" pubblica, beatamente. Contenti loro"
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