sabato 6 aprile 2019
Andrea, Laura, Irene sono tre ragazzi dell'associazione Trisomia 21 di Firenze che lavorano nel bar Milleluci Caffè, in piazza Leopoldo. Servono cornetti, brioche e cappuccini con grembiuli e cappellini coordinati per colore, abituati a districarsi tra i tavolini e le sedie, dispensando sorrisi alla clientela che frequenta questo angolo del capoluogo toscano. Andrea, Laura, Irene sono tre ragazzi con sindrome di Down e da quando è stata avviata l'attività nel 2015, assegnata in gestione all'associazione da Unicoop, hanno preso sul serio l'impegno e lo portano avanti con passione. Per loro il lavoro – e questo lavoro in particolare – significa autonomia, indipendenza e quella voglia di sana quotidianità che viene dal confronto e dall'incontro. Si mettono alla prova con aperitivi, colazioni, eventi e catering, pronti a offrire un servizio di qualità, proponendo anche prodotti tipici a chilometro zero. Imparano, insomma, a "diventare grandi", a gestire piccole e grandi responsabilità, anche se qualche volta costa fatica rispettare gli impegni presi e gli orari di lavoro. L'Associazione Trisomia 21 opera da quarant'anni per promuovere progetti di vita per i ragazzi nati con la sindrome di Down, in ogni fase di vita, percorsi di autonomia che non dovrebbero essere eccezioni da raccontare, ma storie ordinarie di vita vera.
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