domenica 31 agosto 2008
Memoria corta su "Repub-blica"(27/8, p. 10) che critica l'entusiasmo per Ted Kennedy alla Convention: «Ma se gli volevano tanto bene" perché non lo hanno candidato quando ne ebbero l'occasione, e lo lasciarono a piedi?». Notizia, da quelle parti, di Chappaquiddick e di Mary Jo Kopechne? Lunga memoria però su "Liberazione", stesso giorno, p. 18: lettera contro «l'ultima sortita del cardinale Bertone alla festa di Cl». Perciò si protesta che la «laicità rimane un sogno» e in nome di Francesco Giuseppe. L'imperatore? Che salto storico! Ballerina, invece, né lunga né corta, la memoria di tanti, anche su "Stampa" e "Corsera", alla notizia da sempre conosciuta dagli storici che il cardinale John Newman, grande intellettuale del secolo XIX e prossimo Beato, volle la sua tomba accanto a quella di un confratello e amico, dalla perdita del quale aveva scritto di essere stato addolorato quanto si può soffrire per la morte del coniuge di una vita. E allora? Allora gran frou frou, senza costrutto e argomento alcuno, in tema di "coppie di fatto" e addirittura "gay". Fa bene Stefano Di Michele sul "Foglio"(27/8, p. 2) a scherzarci su così: «Zitta zitta, la Chiesa scoprì i Pacs in Paradiso 150 anni prima della Pollastrini». A proposito di pacs: scopro ora, rileggendo, che nella tirata di "Liberazione" di cui parlavo sopra il lettore non richiamava Francesco Giuseppe imperatore d'Austria, ma"«Francesco e Giuseppe, una delle coppie più stabili che conosco». Lo scambio di nomi va bene, però, perché "la sortita alla festa di Cl" era sì di un cardinale, ma non Bertone, Bagnasco. Che volete che sia!
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