Ma che ci fa qui Rai3? Ci toglie Iannacone
giovedì 20 luglio 2023
«Ma che ci faccio qui? Che ci faccio in questo posto? Che ci faccio ora? Questa è una domanda che ci siamo fatti almeno una volta nella vita. Forse perché non siamo stati mai capiti. O forse perché volevamo stare altrove e non ci siamo riusciti. Certe volte invece nella vita accadono cose inaspettate che mai avevamo immaginato potessero accadere. Ma quando accadono cambiano la vita». Era iniziata così, nel 2019, la prima puntata di Che ci faccio qui, allora in versione striscia quotidiana in onda alle 20,25 su Rai3. Domenico Iannacone, dopo il successo de I dieci comandamenti, tornava in tv con un nuovo programma d’inchieste. Quelle parole, rilette ora che il programma del bravo giornalista molisano è sparito dai palinsesti Rai, suonano beffardamente premonitrici. Da quel 2019, ogni ritorno di Iannacone in tv, con le sue diverse versioni di Che ci faccio qui, era un appuntamento da non perdere, da segnare sull’agenda. Aver fatto fuori il programma è un errore clamoroso, che diventa assurdo nel leggere il rapporto Qualitel, realizzato ogni anno dalla direzione marketing della Rai sui programmi più amati e apprezzati dal pubblico. Ebbene, Che ci faccio qui all’interno di Rai3 raggiunge il punteggio più alto, mentre nell’ambito di tutte le reti del servizio pubblico risulta in vetta al pari dei programmi di Piero e Alberto Angela. Iannacone in questi anni, con uno stile televisivo personale e coinvolgente, mettendo la faccia su tutto senza mai imporre la propria presenza, ha raccontato storie di vita e di riscatto, ma anche di miseria senza redenzione, di uomini e donne rassegnati alla povertà, con una chiave di lettura, però, basata sulla solidarietà e il principio che chi meno ha, più aiuta. Anche per questo quella di Iannacone, tra forma e contenuto, è grande tv e la perdita di Che ci faccio qui è irreparabile, almeno per i telespettatori Rai. © riproduzione riservata
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