“Lol”, non si ride... ma ci si diverte
giovedì 8 aprile 2021
Ad essere sinceri non ci aspettavamo molto da Lol: Chi ride è fuori, il nuovo comedy show sulla piattaforma on line di Amazon Prime Video. Forse sviati dalla martellante promozione e da qualcuno che ha storto il naso e non poco. In realtà nel vedere i primi quattro episodi dei sei previsti (gli ultimi due vengono messi in rete oggi), ci siamo dovuti ricredere. Niente di trascendentale, ci mancherebbe altro, ma una mezzoretta per volta di sano divertimento e di qualche buona risata sì. Del resto, ripensandoci bene, se metti insieme dieci comici che devono far ridere, ma che a loro volta non possono ridere, un risultato positivo deve saltare fuori per forza. I dieci, tra l'altro, sono piuttosto assortiti e anche diversi tra loro come genere di comicità. Qualcuno, come Elio, non è nemmeno propriamente un comico, anche se è uno di quelli che fa ridere di più. Comunque, ecco gli altri nove: Katia Follesa, Michela Giraud, Caterina Guzzanti, Lillo, Frank Matano, Pintus, Luca Ravenna, Ciro e Frau dei The Jackal. Alla conduzione del programma, in veste di giudici-arbitri, Fedez e Mara Maionchi. I dieci sono chiusi in una sala teatrale, ci devono rimanere per sei ore effettive, dialogano tra loro provocandosi a vicenda nel tentativo di far ridere il collega-avversario, ma soprattutto mettendo in scena a turno gag di vario tipo sempre con la speranza di far ridere gli altri. Il tutto ripreso da più telecamere. Nel retropalco, Fedez e la Maionchi seguono su vari monitor tutte quello che succede, pronti a beccare chi ride o anche solo che accenna a farlo. A quel punto scatta l'ammonizione con tanto di cartellino giallo che si trasforma in rosso con conseguente espulsione al secondo richiamo. Chi riesce a non ridere fino alla fine delle sei ore si aggiudica 100 mila euro da destinare in beneficenza. Un reality della comicità, dunque, che se non fosse per qualche volgarità di troppo, sarebbe particolarmente adatto per una seconda serata su qualsiasi rete e non solo on line. Ma ormai sono le piattaforme a dettare tempi e modi di vedere la tv.
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