martedì 29 gennaio 2013
Rimbalzi… Ieri ("La Stampa", pp. 1 e 6): «Dalla Francia una lezione di civiltà» e «Nozze gay, una questione di égalité». Alberto Mattioli firma una cronaca equilibrata su due diverse (molto, e anche numericamente) manifestazioni di piazza a Parigi, cui fa precedere una presa di posizione a senso unico: la «lezione di civiltà» è dovuta al fatto che «non c'è il minimo dubbio che il Parlamento approverà» il «matrimonio per tutti»! Già: e se uno osasse avanzarlo sarebbe sicuramente "incivile"? Senza il minimo dubbio! Laicità? O pregiudizio? Secondo rimbalzo: sempre ieri "Repubblica" (pp. 1 e 17) Concita De Gregorio e Vladimiro Polchi pensosi a partire da una tragedia: due senzatetto uccisi dal fuoco in un sottopassaggio centralissimo di Roma. Meraviglie giustamente scandalizzate, ma con abile tocco del solito anticattolicesimo sui «sottopassi vaticani costruiti per il Giubileo… sì, l'esultanza suprema»… E invece quei sottopassi sono tutta roba di inefficienti istituzioni italiane. Ecco: a "Repubblica" ogni tanto si accorgono dei barboni e dei senzatetto – stavolta ci sono voluti due morti carbonizzati – ma da sempre e da almeno 40 anni in modo "moderno" (don Luigi Di Liegro e chi ne ha affiancato e proseguito l'opera) tutti i giorni e tutte le notti c'è la Caritas che se ne occupa, c'è la San Vincenzo, c'è Sant'Egidio. I soliti "cattolici" che – naturalmente – ostacolano il progresso e l'uguaglianza, quella "civiltà" che invece ci fa lezione dalla Francia. Sempre "Repubblica"(p. 1) lì in basso «La strage dei ragazzi in discoteca. 230 vittime in Brasile» e, proprio sotto il grido De Gregorio-Polchi, notizia e commento illustre su «l'impermeabile parlante», che ti avvisa che pioverà. Ce n'è per tutti, dunque: due barboni, 230 morti in Brasile e l'impermeabile che parla. È la stampa, bellezza! Lezioni di civiltà: senza «il minimo dubbio»…
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