venerdì 13 dicembre 2013
Legame, forse bizzarro. "L'Osservatore" ieri apriva così: «Ogni giorno il giudizio finale». Il Papa all'Udienza di mercoledì ha citato Matteo 25, ove è chiaro che la salvezza è condizionata alla pratica dell'amore del prossimo, e ciò vale anche per chi, non avendo potuto conoscere il vero Dio, lo ha "riconosciuto" nel prossimo da amare con i fatti: «Venite, benedetti! Avevo fame…»! Sì. La salvezza è aperta a tutti gli uomini figli di Dio, anche se non sanno di esserlo, purché vivano l'amore fraterno. L'amore vero infatti è da Dio: il vero «Dio è Amore». Ed ecco il legame bizzarro: sul tavolo un appunto dell'11 settembre, giorno in cui a sorpresa si annunciava l'avvenuto incontro tra Francesco ed Eugenio Scalfari, riferito più o meno esattamente da questi. Dunque: nel sommario di lancio del Tg7 delle 20 l'annuncio era questo: «Così Papa Francesco: si può essere un buon cristiano anche senza essere credente»! Fischi per fiaschi: senza essere esplicitamente credenti si può essere salvi nel «giudizio finale», che come ha detto appunto Francesco è «ogni giorno», e in esso contano i «fatti» d'amore in vita, ma certo «un buon cristiano», se tale, non può essere non credente.
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