domenica 20 luglio 2014
C'è chi segnala l'autista del bus che ha aspettato due passeggeri in ritardo. Chi rivela di aver fatto la carità a tutti i mendicanti incontrati. E chi ha semplicemente offerto un passaggio a una persona malata o aiutato un'anziana a scendere le scale del metrò. Sono alcune delle «buone azioni» indicate dagli utenti del sito francese MaBa (www.ma-b-a.org), che sta per «Ma Bonne Action».Il social network nasce dall'idea di una giovane direttrice di un'agenzia di comunicazione, Émilie Courts, e il funzionamento è semplice: ci si registra e si segnala una buona azione fatta di persona o compiuta da qualcuno che si conosce. Gli iscritti possono poi cliccare "Bravo!" se apprezzano il gesto o "Bof" ("mah"), se l'intervento non sembra granché. Oltre ad alcune buone azioni vere e proprie, in effetti, se ne leggono altre piuttosto leggere in termini di impegno profuso o quantomeno simpatiche nella loro limitata utilità. In ogni caso si sorride, che in fondo è lo scopo vero del sito. Come ha spiegato la fondatrice al quotidiano La Croix, tutto nasce dall'idea di «aiutare le persone a vedere che il mondo non è poi così male». Ed è anche un po' lo spirito di questa rubrica di Avvenire, «Dulcis in fundo», dedicata alle piccole buone notizie quotidiane.Nell'universo dei social network, dove spesso a prevalere sono aggressività e cinismo, l'idea di MaBa è apprezzabile. Al momento gli iscritti sono pochini: 278, con 271 buone azioni segnalate. Ma, ne siamo sicuri: nel mondo c'è molta di più bontà di quella che si vede.
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