venerdì 11 maggio 2018
Si può "laudare il Signore" attraverso le sue creature, come faceva S. Francesco, con un periodo di volontariato internazionale? È la sfida lanciata dal Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, 36mila ettari di foresta fra Romagna e Toscana, che comprende anche il monastero di Camaldoli e il Sacro Eremo della Verna, dove S. Francesco ricevette le stigmate. Quest'anno, all'ormai tradizionale campo di lavoro per curare l'ambiente in calendario dal 9 al 23 luglio, si è aggiunto, inserito tra le iniziative dell'Unesco World heritage volunteering programme, un turno speciale dedicato alle foreste di Sasso Fratino (proprio vicino alla Verna), Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Si terrà dal 19 al 30 giugno, sempre in collaborazione con la Ong Youth Action for Peace (Yap), con un programma di attività dedicate a pulizia, formazione e monitoraggio delle aree attigue al sito Unesco. Lo Yap è in Italia dall'inizio degli anni '70, dopo l'esperienza vissuta da un gruppo di giovani studenti durante l'alluvione a Firenze. Il primo campo di lavoro internazionale fu organizzato nel 1923 nella regione francese di Verdun con giovani delle nazioni che su quel campo di battaglia si erano scontrate durante la Grande Guerra. Era un progetto nato per aiutare la ricostruzione e per invitare alla riconciliazione, su iniziativa di un pastore protestante che fondò ciò che fu allora il Movimento Cristiano per la Pace. I campi permettono a giovani di diversa estrazione di scoprire un luogo attraverso la solidarietà, il volontariato internazionale e l'amore per le creature secondo il "Laudato si'" di S. Francesco.
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